Attraverso la gola di Verena fino al castello
Nei primi anni del 1660, Johann Viktor von Besenval, figlio di patrizi di Soletta, visitò i più splendidi castelli d'Europa durante il suo Grand Tour. Venti anni più tardi e con la buona prospettiva di diventare l'uomo più influente di Soletta, Besenval si dedicò a realizzare il sogno di possedere un castello proprio. Ispirato dai modelli francesi e italiani, Johann Viktor von Besenval commissionò un'opera d'arte totale in stile barocco alle porte della città, il castello di Waldegg, che in Svizzera rappresenta uno degli esempi più salienti di costruzione profana barocca, con i suoi giardini e i viali alberati che si estendono nel paesaggio.
Dalla fermata dell'autobus in pochi minuti si giunge all'eremo con le cappelle di Santa Verena e San Martino, la casetta dell'eremita e svariate grotte. A chi volesse concedersi una pausa, basta fare una piccola deviazione per il ristorante Kreuzen o percorrere circa duecento metri dall'uscita della gola per accomodarsi nell'appartato giardino del ristorante Pintli all'ombre di antichi castagni.
Non lontano da qui si trova già il castello di Waldegg. Un'esposizione presso il castello mette in evidenza l'epoca in cui Soletta era sede degli ambasciatori francesi. Attraversando il viale dei tigli, che nella parte inferiore presenta ancora esemplari originari, si scende fino all'Aare e, costeggiando il fiume, a Soletta.
Informazione
Escursione Nr. 1283
Revisione 2024
‒ Presentato da Sentieri Svizzeri
Verein «Die Schweizer Schlösser», 2016