Denti della Vecchia
C’era una volta, nell’entroterra selvaggio di Lugano, una strega brutta e cattiva, la Strega del Maltempo. Scatenando le forze della natura, terrorizzava gli abitanti delle colline boscose, costringendoli a vivere rintanati. Ma un giorno la Lepre Regina decise che era giunto il momento di fermarla. Radunò tutte le creature della valle per comunicare che sarebbe andata molto lontano a cercare aiuto. Fece ritorno un anno dopo, portando con sé un possente compagno...
Partenza dal pittoresco paese montano di Cimadera, in Ticino. Il sentiero attraversa prima un boschetto di betulle poi una faggeta dai tronchi nodosi e deformi, che stimolano la fantasia. Vale la pena riempire la borraccia con l’acqua potabile di una delle fontane che si trovano sul ciglio della strada perché più in alto non ci sono fonti d’acqua. Chi è giunto qui da molto lontano può pernottare nella Capanna Pairolo della SAT. Al di sopra della capanna, al confine con l’Italia, si estende un bizzarro bosco incantato che cela erte torri di roccia calcarea: i cosiddetti Denti della Vecchia. Sembra quasi che una schiera di giganti si sia seduta sul crinale. Questo terreno incantato è la testimonianza sorprendente dei capricci della Strega del Maltempo. Sfuggiti all’incantesimo della Vecchia dai denti di pietra, gli escursionisti stanchi possono rifocillarsi comodamente all’Alpe Bolla. Nei dintorni si stagliano numerosi faggi maestosi e secolari. Anche la discesa verso Brè è punteggiata da faggi dalle forme vivaci. Questo placido paese è meta prediletta di gite e talvolta accoglie numerosi visitatori. Chi desidera coronare l’escursione con una vista magnifica sul Luganese e sul suo lago può raggiungere con altri 30 minuti di cammino il Monte Brè. Dalla «vetta più soleggiata della Svizzera» una funicolare porta alla periferia di Lugano e ci riconsegna alla civiltà.