• Il Malcantone. Continue viste panoramiche sul Lago di Lugano.
Immagine: Andreas Staeger

    Il Malcantone. Continue viste panoramiche sul Lago di Lugano. Immagine: Andreas Staeger.

  • Selve castanili, con alberi in parte secolari.
Immagine: Andreas Staeger

    Selve castanili, con alberi in parte secolari. Immagine: Andreas Staeger.

  • Negli ultimi anni, è stato fatto molto per preservare le selve castanili. Ad esempio da Carlo Scheggia, forestale e castanicoltore.
Immagine: Andreas Staeger

    Negli ultimi anni, è stato fatto molto per preservare le selve castanili. Ad esempio da Carlo Scheggia, forestale e castanicoltore. Immagine: Andreas Staeger.

  • In alcune selve si raccoglie anche il legno. Lo si evince dalla presenza di numerosi polloni.
Immagine: Andreas Staeger

    In alcune selve si raccoglie anche il legno. Lo si evince dalla presenza di numerosi polloni. Immagine: Andreas Staeger.

  • La chiesetta di San Bernardo, un punto panoramico eccezionale.
Immagine: Andreas Staeger

    La chiesetta di San Bernardo, un punto panoramico eccezionale. Immagine: Andreas Staeger.

  • Il Malcantone è una regione molto rurale, ma a due passi dalla civiltà.
Immagine: Andreas Staeger

    Il Malcantone è una regione molto rurale, ma a due passi dalla civiltà. Immagine: Andreas Staeger.

  • Con boschi rigogliosi, il Monte Gradicciòli sembra ancora più brullo. 
Immagine: Andreas Staeger

    Con boschi rigogliosi, il Monte Gradicciòli sembra ancora più brullo. Immagine: Andreas Staeger.

    Arosio, Bassa — Agno • TI

    Escursioni nelle selve del Malcantone

    Le selve castanili sono paesaggi culturali caratteristici del Malcantone. Un tempo, queste aree simili a parchi fornivano letteralmente il pane quotidiano agli abitanti dei villaggi. Le castagne essiccate venivano infatti macinate e trasformate in prodotti da forno, pasta e altri alimenti. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, tuttavia, gli alberi sono stati sempre più trascurati, fino a essere invasi tutt’intorno da faggi, tigli e frassini. A partire dagli anni '90, diverse selve sono state ricoltivate: i castagni sono stati riportati allo scoperto, le chiome curate e sul terreno è stata seminata l’erba. Il tappeto verde facilita la raccolta delle castagne in autunno, previene l’erosione e inibisce la crescita di rovi e felci. Un’escursione nel mondo delle castagne conduce dapprima da Arosio alla selva castanile di Pian di Tenasca, per poi arrivare al Grotto Sgambada e all’Alpe Agra. Da qui, vale la pena fare una piccola deviazione dal sentiero segnalato, per raggiungere una grande croce in pietra da dove si gode una splendida vista su Mugena e sul Monte Gradiccioli. Si scende dolcemente su asfalto fino alla selva castanile Squillin, dove crescono rigogliose varie decine di varietà di castagno. Si costeggia il margine nord del villaggio di Cademario, per poi salire in cima al Colle di San Bernardo con la sua graziosa chiesetta barocca. Guardando attraverso gli alberi, si scorgono il Lago di Lugano e il Lago Maggiore. Il panorama che si può ammirare dal secondo gioiellino di architettura sacra è ancora più ampio: dalla chiesa di Santa Maria di Iseo, la vista domina la regione di Lugano il golfo di Caslano. Attraverso boschi di castagni e vigneti, si arriva a Cimo per poi scendere ad Agno, accompagnati da una splendida vista sul Lago di Lugano e sul Monte San Salvatore.

    Informazione

    Arosio è raggiungibile in autobus da Lamone-Cadempino. Ritorno da Agno a Lugano con il treno.

     

    Grotto Sgambada, Arosio, 091 600 32 42, www.grottosgambada.ch
    Ristorante Cacciatori, Cademario,
    091 605 22 36, www.hotelcacciatori.ch
    Ristoro ai Gelsi, Iseo, 079 760 94 12

    Escursione Nr. 2009

    Pubblicato 2022 ‒ Presentato da Sentieri Svizzeri

    Andreas Staeger

    Percorso dell'escursione

    Mostra su swisstopo
    Arosio, Bassa
    0:00
    0:00
    Grotto Sgambada
    0:15
    0:15
    restaurant
    Cademario, Lisone
    1:20
    1:05
    San Bernardo
    1:40
    0:20
    Santa Maria
    2:20
    0:40
    Cimo
    2:45
    0:25
    Agno
    3:20
    0:35

    Proposte escursionistiche

    Le selve dell’Alto Malcantone Nr. 2119
    Arosio, Paese — Miglieglia, Paese • TI

    Le selve dell’Alto Malcantone

    Un tempo, nel Malcantone, la castagna era presente sulla tavola pressoché ogni giorno. Salvava le persone dalla fame. I frutti venivano raccolti nelle selve, ovvero i castagneti limitrofi ai villaggi. Nel corso dei secoli, grazie all’utilizzo e alla cura delle selve, ne è nato un paesaggio culturale unico nel suo genere. Lo si può ammirare già percorrendo la tortuosa strada che sale ad Arosio. Il Sentiero del castagno è dedicato all’omonimo albero. Segnalato con una castagna su fondo giallo, in realtà è un sentiero escursionistico circolare. I pannelli informativi lungo il percorso raccontano la cultura della castagna, dell’albero, del frutto e del loro utilizzo. L’escursione segue il Sentiero del castagno da Arosio a Breno. Sono graziosi villaggi caratterizzati da vicoli stretti, dove in inverno regna la tranquillità: se si vuole fare una sosta per rifocillarsi, è bene informarsi in anticipo sugli orari di apertura. A Breno, si abbandona il Sentiero del castagno e si imbocca la Via Tortoglio in direzione di Miglieglia. Qui il castagno non regna più sovrano. Poco prima di Miglieglia, il sentiero incrocia la strada principale. Anziché seguirla, scende in una gola e attraversa il torrente. Un’ultima salita e la chiesa di Santo Stefano al Colle di Miglieglia è già visibile.
    Dal monte panoramico di Lugano a Morcote Nr. 1270
    San Salvatore — Morcote • TI

    Dal monte panoramico di Lugano a Morcote

    La funicolare si inerpica da Paradiso fino al monte San Salvatore. Giunti in cima, vale la pena spingersi fino al punto panoramico. Il monte che sovrasta Lugano offre una veduta panoramica a 360° sulla città, sul lago e sulle Alpi. L’escursione inizia subito dietro al ristorante Vetta con una ripida discesa. Ma ben presto il sentiero diventa più pianeggiante e, attraverso i boschi di castagni tipici del Ticino, conduce fino a Ciona, un villaggio pittoresco con tante casette variopinte e bucolici giardini. Sempre passando per fitti boschi di castagni, si prosegue per Carona, dove si arriva al Parco botanico di San Grato. Il parco è famoso per le sue rare specie di rododendri, che in primavera lo trasformano in un mare di fiori. Il terreno del parco venne acquistato nel 1957 da un industriale e fondatore delle acciaierie Monteforno di Bodio in Valle Leventina. Costui fece disboscare il terreno per piantumarlo con specie botaniche adatte alle condizioni podologiche e climatiche locali. Poco dopo l’Alpe Vicania, il sentiero scende a Morcote su una scalinata di circa 1200 gradini. Il panorama è di nuovo mozzafiato e ci fa dimenticare le ginocchia doloranti. Prima di raggiungere la riva del lago, si incontra la chiesa di Santa Maria del Sasso, costruita in stile rinascimentale e in seguito barocchizzata. I caffè e le terrazze assolate di Morcote invitano a fare una pausa. Le palme, le gelaterie e i negozi di specialità gastronomiche fanno pensare di essere in un paesino italiano. Il ritorno in battello da Morcote a Lugano chiude in bellezza l’escursione. Ma è possibile tornare a Lugano anche in autobus.
    Sentiero del Castagno Nr. 0661
    Arosio • TI

    Sentiero del Castagno

    Der Kastanienweg beginnt in Arosio, dem höchstgelegenen Dorf im Malcantone. Dieser 15 Kilometer lange Rundweg kann unterwegs nach Belieben abgekürzt werden, denn alle Dörfer entlang des Wegs haben eine Busverbindung nach Lugano. Der Kastanienweg ist markiert mit dem Symbol einer Kastanie und führt durch eine Kulturland~ schaft, die von ihr geprägt ist. An acht Standorten erfahren Wandernde mehr über die Bedeutung der Kastanie, die Verarbeitungsprozesse für die verschiedenen Produkte und über die Verwendung des Holzes. In den frühlingsgrünen Kastanien~ hainen rascheln Eidechsen im Laub. Noch grün und klein, sind zwischen den grossen Blättern die Kastanienigelchen zu erkennen. Erst mit der Reife der Kastanien im Herbst verfärben sie sich braun. Die schmucken Dörfern Mugena und Fescoggia bieten eine reizvolle Aussicht hinunter auf die Caroggio‑Ebene oder hinauf zu den bewaldeten Hängen der Gradiccioli-Kette. Unterwegs kommt man auch an einem Teich vorbei, der als Wasserreserve zum Löschen von Waldbränden dient und der an die in dieser Region häufige Waldbrandgefahr erinnert. Doch zurück zu den Kastanien: Wie wäre es zum Abschluss mit Vermicelles oder einem Stück Kastanienkuchen? Vor allem im Winter bieten zahlreiche Restaurants im Malcantone Speziali~ täten mit Kastanien und Maroni an, doch auch im Frühling gibt es Spezialitäten von der letztjährigen Ernte zu kosten. In den Einkaufsläden der Region sind Maroni ganzjährig in getrockneter, kandierter oder gemahlener Form erhältlich.
    Chiese e cappelle della Val Capriasca Nr. 2210
    Lamone-Cadempino • TI

    Chiese e cappelle della Val Capriasca

    La Cappella di San Zeno si trova sull’omonimo Monte, a 240 metri sopra Lamone. Sarà l’unica salita degna di nota di questa escursione. Da qui, la vista si apre sulla Val d’Agno, l’aerodromo, l’autostrada e la zona industriale. Non lontano da questo mondo sempre attivo, la silenziosa passeggiata è dedicata ai villaggi e alle chiese della Val Capriasca. Dalla Cappella di San Zeno si attraversa un bosco di betulle e castagni per arrivare alla Chiesa di San Giorgio e Maria Immacolata, costruita nel 1647. Si riparte in direzione Origlio attraverso una maestosa scalinata e si guadagna subito qualche metro di dislivello salendo a Ponte Capriasca, con la sua Chiesa di Sant’Ambrogio che merita una visita. Si prosegue verso Vaglio, dove sorge la Chiesa in Jugendstil dei Santi Antonio di Padova, Giacomo e Filippo, del 1916. Percorrendo la stradina «in Altràda», si raggiunge il sentiero che attraversa il bosco e che conduce alla Chiesa di San Clemente. Qui, quando la siccità persisteva, si pregava per la pioggia. Non lontano si trova la Torre medioevale di Redde. Imboccando un bel sentiero nel bosco, si scende verso Origlio e il suo lago. Sulla sponda occidentale opposta c’è il sentiero che riscende ripido a Lamone. E il Monte San Zeno saluta dall’alto.

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    286T Malcantone

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    Ticino Ticino Escursione in montagna Estate Escursione in alta quota e panoramica Escursione culturale per le famiglie Media T2

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